
I padrini
L'ASSOCIAZIONE CHE DICE NO ALLA MAFIA........
Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.


Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.
Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.


Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.
Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.


Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.
Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.


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17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.

Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.


Napoli. Una città con una reputazione sulfurea dove la camorra, la mafia locale, controlla in parte l'economia locale e permea fortemente la mente della gente.
17 ottobre 2012: Pasquale Romano, trentenne, vittima di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali, è stato ucciso "per errore" da 14 colpi di pistola in visita alla sua fidanzata a Napoli.
A 20 anni dall'assassinio del giudice antimafia Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, le cose sono davvero cambiate? In questa lotta ineguale tra Davide e un Golia infiltrato in tutti i meccanismi dell'economia, compresi i suoi livelli più alti, un'associazione cerca, come meglio può, di resistere all'onnipotente camorra.
I napoletani, raggruppati in particolare all'interno dell'Associazione Libera, osano ribellarsi e agire contro il potere mafioso. L'associazione è stata creata il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto impegnato in campo sociale, fondatore nel 1965 del Gruppo Abele, organizzazione che aiuta i tossicodipendenti.
L'ambizione di Libera? Incoraggiare la società civile a denunciare gli abusi mafiose e promuovere una cultura della legalità e della giustizia.